lunedì 5 agosto 2013

Now You See Me - I Maghi del Crimine

"Più guardi da vicino, e meno vedrai".


Inizia così questo film che ci porterà in una girandola di avvenimenti: 4 maghi, ognuno specializzato in un diverso settore della magia, vengono radunati a New York da un personaggio ignoto, che si verrà a scoprire solo a fine film.
In un salto temporale di un anno, diventano una delle squadre più potenti di maghi, "I Quattro Cavalieri", diventando una sorta di benefattori, rubando, attraverso arti "magiche" (illusioni), soldi da banche, per poi lanciarli in aria, oppure inoltrando questi soldi a conti correnti di persone che hanno avuto problemi economici (ad esempio, l'esibizione a New Orleans, per le persone che hanno avuto danni a causa dell'uragano Katrina).
Alle loro calcagna c'è un agente dell'FBI, dapprima scettico sulla questione "magia", e una ragazza francese dell'Interpol, assegnata al suo primo caso.

E' così che, Daniel Atlas (Jesse Eisenberg, il ragazzo di "The Social Network" e di "To Rome With Love"), Henley Reeves (Isla Fisher, "I Love Shopping"), Jack Wilder (Dave Franco, fratello dell'ormai tuttofare James Franco) e Merritt McKinney (Woody Harrelson, "La Sottile Linea Rossa"), ci fanno interagire con i loro numeri di magia, come se fosse quasi del tutto involontario, e se ci aggiungiamo anche Mark Ruffalo nei panni di Dylan Rhodes  (l'agente dell'FBI) e Morgan Freeman (Thaddeus Bradley, che impegna la sua carriera a svelare tutti i trucchi dei maghi più comuni e famosi), saremo coinvolti talmente tanto, come se fosse un circolo vizioso e da non riuscirne a vedere la fine, che vorremo sapere il perché di tutto questo mistero; dove vogliono arrivare i Cavalieri? Troverà una spiegazione l'agente dell'FBI, che è sempre almeno un passo indietro a loro? La persona che li ha riuniti un anno prima, esiste davvero, oppure è solo qualcuno che vuole fare uno scherzo?

I chiarimenti arriveranno mano a mano, grazie anche al buon numero di flashback inseriti.
La disposizione della regia, fa sembrare l'ambiente come quello di un reality, non è né troppo superficiale, e non calca troppo la mano, col rischio magari di far andare gli spettatori più in confusione di quello che già potrebbe essere; anche il dialogo svolge le stesse funzioni, uno scambio di battute alla Ocean (trilogia con George Clooney, Brad Pitt, Matt Damon).
Piacevole il quasi non-voluto coinvolgimento diretto degli spettatori con i numeri di magia proposti, e questa rielaborazione che fa tanto Robin Hood.
A parte alcuni effetti grafici, a mio avviso a volte pacchiani, ha un trama ben delineata e progressiva, dove vediamo una Isla Fisher diversa dai soliti ruoli (chissà che ora non venga più confusa con Amy Adams), e lo stesso vale per Jesse Eisemberg.
Lo scontro Mark Ruffalo vs Morgan Freeman è di quelli che magari non ti aspetti, e la certezza del film è Woody Harrelson, con una parte da "fuori di testa" già collaudata in telefilm, come "Will&Grace", e film come "2012", "7 psicopatici" e "Hunger Games", solo per citarne alcuni.

Consiglio questo film, più che altro perché è al di fuori da soliti canoni, fa ragionare, ed è piacevole.
Votazione: 7 e mezzo su 10!


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