mercoledì 16 dicembre 2015

Irrational Man - Giù i bicchieri, su i pensieri!

Come ogni anno Woody Allen ritorna e a maggior ragione quest'anno, nel quale festeggia i suoi 80 anni. Anni solo fisici, perché spiritualmente e mentalmente è sempre influente per tutte le età e le mentalità.
Irrational Man (presentato all'ultimo Festival di Cannes) è quel film filosoficamente irriverente, superficiale all'apparenza, ma sofferto e profondo di temi, caratteri e moralità.
Allen ti prende la mente e (come ogni suo film) la stritola. E la tua mente, ridotta a meno di budello, viene infarcita di nozioni sulla vita e il mondo, arcaiche e più recenti, con il contorno di una vena ironica sottile ma non troppo.
Sembra la solita storia del professore ricco di fascino, alcolizzato e pessimista e della studentessa che si perde nella selva oscura dei suoi pensieri e dei suoi sentimenti; ma il fascino è quello mentale, la filosofia che ti fa provare diverse lenti visive fino a trovare quelle giuste è la protagonista.
Eventi passati che fanno diventare il tuo presente un no di fatto, fino a che qualcuno o qualcosa ti fa vedere il vissuto in altra maniera e le tappe del tuo viaggio fisico e mentale cambiano.
Ma i pensieri filosofici sono astratti per tutti, perché in quanto tali nascono da fatti provati dai diretti interessati e tra pensieri e (se vogliamo) prevenzioni filosofiche e la realtà, l'abisso non si fa attendere. Le conseguenze non saranno mai come quelle ipotizzate o vissute da qualcun altro, proprio perché la vita è imprevedibile.
Il fato agisce su ogni condizione: il delitto e il castigo (la pena del contrappasso, prima o poi, viene a fare visita senza troppe cerimonie), i sentimenti, gli eventi che modificano lo spirito. 

Qualcuno potrebbe affermare che sia il solito film di Allen , ma la sua genialità sta proprio nel fatto di proporre temi di filosofia di vita, carattere e sentimento e ironia sempre con stili diversi, innovativi e con attori (quasi) sempre diversi.
A comprovare che le sue opere sono rivolte alla massa intera e non al singolo target e chi vuole cogliere, che colga quello che più nota nel contenitore Woodylliano.
Un film che riprende temi su cui Allen ragiona da sempre, che riprendono film passati, che a loro volta si collegano al presente. Perché il privilegio di Allen è essere sempre nel presente annuo del pezzo che scrive e dirige, senza dimenticare il passato che da sempre qualche lezione.
Se poi gli attori, principalmente Joaquin Phoenix ed Emma Stone (in ruolo che forse mette alla meglio in luce le sue caratteristiche attoriali) riescono a dare prova di essere brillanti in una dark comedy come questa, allora non si può proprio chiedere di più.

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