venerdì 29 luglio 2016

Venezia 73 - Un programma col botto!

Come tutti gli anni, arriva quel momento in cui verranno annunciati i film che parteciperanno alla Mostra del Cinema di Venezia, e speri sempre che il programma sia soddisfacente sotto tutti i punti di vista (o quanto meno in parte).
Abituati alla mediocrità (rispetto ai livelli degli altri festival internazionali, s'intende) nessuno mai si sarebbe aspettato che Venezia 73 potesse sfornare titoli di livello, ben amalgamati, rispetto alle categorie di cui fanno parte, e che, nell'insieme, portano una ventata di rinnovo e freschezza rispetto alle precedenti edizioni, sempre nel rispetto della direzione Barbera che ha sempre visto meno Oriente e più documentari.
 

Ci si può basare solo sulla carta (ovviamente) e già solo su questo pare che Alberto Barbera (che dirige la mostra organizzata dalla Biennale, presieduta da Paolo Baratta) ed i suoi selezionatori abbiano fatto delle scelte a colpo sicuro e concrete.
Nessun filo conduttore apparentemente (tre anni fa era l'edizione della forza e dell'eroismo interiore femminile, due anni fa quello del metateatro, l'anno scorso il temi ricorrenti era il conseguimento di un percorso che potesse portare alla libertà fisica ed interiore e delle sfide verso se stessi) ma tante storie, temi e livelli diversi.

Nella sezione In Concorso (con la giuria presieduta da Sam Mendes) si trovano titoli (oltre il pluri-citato La la land di Damien Chazelle, con Emma Stone e Ryan Gosling, che aprirà quest'edizione) quali The Light Between Oceans, di Derek Cianfrance, con Michael Fassbender e Alicia Vikander (che ritorna dopo il successo di The Danish Girl, presentato lo scorso anno), il filippino Lav Diaz con il suo film di tre ore e mezza Ang Babaeng Humayo (The Woman who left), il ritorno dello stilista Tom Ford (che nel 2009 presentò A Single Man, che fruttò la Coppa Volpi a Colin Firth) con Nocturnal Animals, con Jake Gyllenhaal e Amy Adams, e Emir Kusturica con On the Milky Road.
E, ancora, il ritorno di Terrence Malick (che presentò 4 anni fa To the Wonder) con il documentario Voyage of Time (con la voce narrante di Cate Blanchett), Denis Villeneuve che porta Arrival, con Amy Adams e Jeremy Renner, e Wim Wenders con Les Beaux Jours d'Aranjuez in 3D.
Largo spazio a tre italiani per nulla scontati: Roan Jonhson (Fino a qui tutto bene) con Piuma, Massimo d'Anolfi e Martina Parenti con il documentario Spira Mirabilis e infine Giuseppe Piccioni con Questi Giorni.
Da segnalare, sempre per questa sezione, The Bad Batch di Ana Lily Amirpour con Jim Carrey, Une Vie di Stéphane Brizé, Brimstone di Martin Koolhoven e Jackie di Pablo Larraìn (che pare sia stato incluso al Festival all'ultimo soffio) con Natalie Portman che torna a Lido sei anni dopo Il Cigno nero.
 
Allettante la sezione Fuori Concorso con The Bleeder di Philippe Falardeau, One more time with Feeling di Andrew Dominik, dedicato a Nick Cave, Mel Gibson con Hacksaw Ridge, A Jamais di Benoit Jacquot, The age of Shadows di Kim Jee Woon, Tommaso di Kim Rossi Stuart e I Magnifici sette di Antoine Fuqua, con Denzel Washington e Chris Pratt, che chiuderà il festival (mentre aprirà quello di Toronto, due giorni prima).
Tutto ciò, oltre la proiezione speciale dei primi due episodi della serie The Young Pope di Paolo Sorrentino, con Jude Law, Diane Keaton e Silvio Orlando.
 
Molto promettente la nuova sezione Cinema in Giardino, una categoria di mediazione e transito per chi non metterebbe mai piede ad un festival e potrà liberamente godere di titoli quali In Dubious Battle dell'instancabile James Franco (che ritorna a Lido dopo la mancanza dell'anno scorso), The Net di un altro ritorno ovvero Kim Ki-Duk, L'estate Addosso di Gabriele Muccino ed il film di animazione The Secret Life of Pets di Chris Renaud e Yarrow Cheney, prodotto dal "cattivissimo" Chris Meledandri che presenterà il film il 5 settembre.
 
La sezione Orizzonti, invece, contiene moltissimi film provenienti da diverse parti del mondo (con una grande prevalenza di italiani) e con autori (purtroppo) sconosciuti ai più.
 
 
Tanta, davvero tanta, la carne al fuoco quest'anno almeno sulla carta.
Non ci resta che sperare che questa magnificenza apparente possa rivelarsi, poi, concreta!

venerdì 22 luglio 2016

Parola d'ordine: Capolavori! - Venezia Classici

A pochi giorni dalla conferenza stampa in quel di Roma che metterà tutti a conoscenza dei film che saranno presenti alla Mostra d'Arte Internazionale del Cinema di Venezia, giunta alla sua 73esima edizione (che si terrà al Lido dal 31 agosto al 10 settembre 2016, diretta da Alberto Barbera e organizzata dalla Biennale presieduta da Paolo Baratta), e di cui già è stata resa nota la pre-apertura il giorno 30 agosto con la proiezione, in un restauro digitale a cura di Filmauro e CSC - Cineteca Nazionale di Roma, del capolavoro di Luigi Comencini Tutti a casa (Italia/Francia, 1960), con Alberto Sordi, e che l’attore francese Jean-Paul Belmondo e il regista polacco Jerzy Skolimowski riceveranno il Leone d'Oro alla carriera, diamo un occhio ai film che faranno parte della sezione Venezia Classici.


Quest'anno sarà il regista italiano Roberto Andò (Le confessioni, Viva la libertà, Il manoscritto del principe) ad essere il presidente della giuria composta da studenti, che assegnerà (per il quarto anno) i premi della sezione Venezia Classici per il Miglior Film Restaurato e per il Miglior Documentario sul Cinema.

La parola d'ordine per questo festival sembra essere Capolavori; in effetti tra i titoli che verranno presentati, si potranno (ri)ammirare film quali L’argent di Robert Bresson (1983), La battaglia di Algeri di Gillo Pontecorvo (1966), Il ladro di Parigi di Louis Malle (1965), La leggenda della montagna di King Hu (1979), Un lupo mannaro americano a Londra di John Landis (1981), Manhattan di Woody Allen (1979), Oci Ciornie di Nikita Michalkov (1987), L’uomo dei cinque palloni di Marco Ferreri (1965), e Zombi di George A. Romero (1978).   
Dal 2012, Venezia Classici è la sezione che presenta alla Mostra in anteprima mondiale una selezione dei migliori restauri di film classici realizzati nel corso dell’ultimo anno da cineteche, istituzioni culturali e produzioni di tutto il mondo. Curata da Alberto Barbera con la collaborazione di Stefano Francia di Celle, Venezia Classici presenta inoltre una selezione di documentari sul cinema e i suoi autori.
La Giuria presieduta da Roberto Andò è composta da 26 studenti - indicati dai docenti - dell’ultimo anno dei corsi di cinema delle università italiane, dei DAMS e della veneziana Ca’ Foscari.
   
I titoli di Venezia Classici selezionati per la 73. Mostra: 
  • 1848 di Dino Risi (Italia, 1948, 11’, B/N)
    Restauro:Archivio Nazionale Cinema Impresa-CSC-Cineteca Nazionale e Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano
  • An American Werewolf in London [Un lupo mannaro americano a Londra] di John Landis (Gran Bretagna, 1981, 137’, Colore)
    Restauro: Universal Studios
  • L’argent (Money) [Il denaro] di Robert Bresson (Francia, Svizzera, 1983, 83’, Colore)
    Restauro: MK2 
  • La battaglia di Algeri (The Battle of Algiers) di Gillo Pontecorvo (Italia, Algeria, 1966, 121’, B/N)
    Restauro: Cineteca di Bologna e Istituto Luce � Cinecittà in collaborazione con Surf Film Srl e Casbah Entertainment 
  • The Brat [La trovatella] di John Ford (Stati Uniti, 1931, 65’, B/N)
    Restauro: The Museum of Modern Art e The Film Foundation
  • Break up - L’uomo dei cinque palloni (The Man with the Balloons) di Marco Ferreri (Italia, Francia, 1965, 85’, B/N)
    Restauro: Cineteca di Bologna e Museo Nazionale del Cinema in collaborazione con Warner Bros
  • Dawn of the Dead - European Cut [Zombi] di George A. Romero (Stati Uniti, Italia, 1978, 116’, Colore)
    Restauro: Koch Media in collaborazione con Norton Trust e Antonello Cuomo
  • Manhattan di Woody Allen (Stati Uniti, 1979, 97’, B/N)
    Restauro: Park Circus, Metro Goldwyn Mayer
  • Oci Ciornie (Dark Eyes) di Nikita Michalkov (Italia, URSS, 1987, 144’, Colore)
    Restauro: Istituto Luce-Cinecittà e CSC-Cineteca Nazionale in collaborazione con Viggo
  • The Ondekoza di Kato Tai ( Giappone 1979, 107’, Colore)
    Restauro: Shochiku Co., Ltd.
  • Opfergang (The Great Sacrifice) [La prigioniera del destino] di Veit Harlan (Germania, 1942-1943, 97’, Colore)
    Restauro: Friedrich Wilhelm Murnau Stiftung
  • Pretty Poison [Dolce veleno] di Noel Black (Stati Uniti, 1968, 89’, Colore)
    Restauro: 20th Century Fox
  • Processo alla città (The City Stands Trial) di Luigi Zampa (Italia, 1952, 99’, B/N)
    Restauro: CSC-Cineteca Nazionale e Gaumont in collaborazione con Astrea. Sentimenti di giustizia
  • Profumo di donna (Scent of a Woman) di Dino Risi (Italia, 1974, 105’, Colore)
    Restauro: CSC-Cineteca Nazionale e Istituto Luce-Cinecittà in collaborazione con Dean Film
  • Shanzhong Chuanqi (Legend of the Mountain) [La leggenda della montagna] di King Hu (Hong Kong, 1979, 184’, Colore)
    Restauro: Taiwan Film Institute
  • Shichinin no Samurai (Seven Samurai) [I sette samurai] di Akira Kurosawa (Giappone, 1954, 207’, B/N)
    Restauro: Tōhō
  • Stalker di Andrej Tarkovskij (URSS, 1979, 162’, B/N, Colore )
    Restauro: Mosfilm (produttore del restauro Karen Shakhnazarov)
  • Tutti a casa (Everybody Go Home!) di Luigi Comencini (Italia, Francia, 1960, 115’, B/N)
    Restauro: Filmauro e CSC-Cineteca Nazionale
  • Twentieth Century [XX secolo] di Howard Hawks (Usa, 1934, 91’, B/N)
    Restauro: Sony Pictures
  • Le Voleur (The Thief of Paris) [Il ladro di Parigi] di Louis Malle (Francia, Italia, 1965, 122’, Colore)
    Restauro:Gaumont
A completamento della sezione Venezia Classici, verrà presentata una selezione di documentari sul cinema e i suoi autori. L’elenco completo della sezione sarà reso noto nel corso della conferenza stampa di presentazione del programma della Mostra di Venezia, che si terrà a Roma giovedì 28 luglio alle ore 11.00 (Hotel Excelsior).
 
 
 
Fonte: La Biennale