mercoledì 16 novembre 2016

Animali fantastici e dove trovarli - Che una nuova magica saga abbia inizio!

A 15 anni esatti dall'uscita di Harry Potter e la pietra filosofale (il 16 novembre 2001 uscì in Irlanda e Regno Unito e un paio di settimane dopo anche nel nostro paese) il mondo dei maghi fa ancora parte di noi.
Nessuno forse si sarebbe aspettato di restare legato a tale mondo; eppure, 15 anni dopo (e 5 anni dopo l'ultimo capitolo cinematografico) si è ancora qui a parlarne, discuterne, rifletterne, grazie ad Animali Fantastici e dove trovarli.

Animali fantastici e dove trovarli, in realtà, prende il prestito il titolo dell'omonimo libro, scritto dalla penna britannica con la più fervida immaginazione, ibridata al percorso di crescita e formazione pieno di sentimenti ed avventure: J.K. Rowling.
Il libro, editato nel 2001, contiene la descrizione e la classificazione di molte e diverse creature magiche, esistenti in tutto il mondo, scritto dall'autore immaginario Newt Scamander, un famoso magizoologo, dipendente del Ministero della Magia.

Questa piccola premessa sta a motivare il fatto che questo film è totalmente originale, un nuovo frutto della mente della Rowling, poiché il protagonista è proprio Newt Scamander (Eddie Redmayne): arrivato a New York da Londra (dopo numerosi viaggi per il mondo) ha con se solo la sua valigetta che contiene una parte di mondo magico, gli animali fantastici, da salvaguardare.
Coinvolto in un caso di magia oscura, Scamander verrà aiutato da Porpentina, ex auror (Katherine Waterston), sua sorella Queenie (Alison Sudol) e dal no-mag (ovvero i babbani) Jacob (Dan Fogler) a risolvere la situazione ed a reinserire nella preziosa valigetta quegli animali che per sbaglio erano scappati.
Il rischio dei due avvenimenti (la presenza oscura e gli animali) è quello di rivelare al mondo no-mag la presenza del corrispettivo magico, perché "gli umani quando hanno paura, attaccano" e una guerra tra i due mondi potrebbe a quel punto essere inevitabile e fatale.

La regia di David Yates sembra più limitata e contenuta rispetto agli ultimi quattro Harry Potter da lui diretti, piuttosto schematica e statica nel proporre ambientazioni e personaggi (arricchita, però, dagli ottimi effetti speciali; gli animali rappresentati sono ben delineati e rappresentati).

Non si direbbe, ma la sceneggiatura della Rowling (a differenza della saga di Harry Potter ha voluto essere lei sceneggiatrice per evitare errori riguardo ad avvenimenti e legami) è piuttosto piatta: i legami con il mondo magico che già conosciamo ci sono e sono anche tanti e di diverso spessore, ma i personaggi e i relazioni tra loro sono fini a sé stessi, trasmettono poche emozioni allo spettatore e non fanno suscitare la voglia di conoscerli appieno, come se non volessero uscire dalle loro crisalidi, facendosi meri portatori di frasi da cliché e, alla larga, prevedibili (diversamente dagli animali che infondono, invece, simpatia ed emozioni).

Essere non di parte, non è facile, specie per chi con il mondo magico Rowlinghiano ha percorso la strada che va dall'infanzia all'età adulta, come i loro personaggi.
E Animali fantastici che, nonostante i collegamenti di trama e personaggi con la saga precedente riesce a sganciarvisi senza traumi, può aspirare ad una maturità di fatti, ambientazioni e rapporti, che in questo film vengono solo abbozzati e non approfonditi, tanto da essere un film quasi episodico con pochi fili conduttori ai successivi capitoli.
Un po' lento a carburare perdendosi, forse un po' più del dovuto, a far conoscere i personaggi, si riprende molto bene da metà film in poi (anche, se, con pochi e abbastanza prevedibili colpi di scena), rivelandosi, alla fine, godibile per chi non ha troppe pretese.
 

Ma la domanda da porsi è: riuscirà l'ingegno della Rowling a tirare fuori da suo magico cilindro gli altri quattro capitoli, dal materiale del tutto originale, tenendo ancorati gli spettatori per una media di almeno altri otto anni?

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